Casa, dolce casa!

Cari bocconcini di grana, 

non immaginerete mai cosa mi è successo dopo che vi ho scritto l’ultima volta…

Tutto è incominciato una calda mattina di agosto, quando mi sono trovato sul camper di Nonno Torquato insieme ai miei parenti e amici più cari, diretti verso una meta misteriosa. Ve lo ricordate, vero? 

Da quando sono salito sul camper ho iniziato a insospettirmi: Trappola continuava a ridere sotto i baffi, Tea e Tenebrosa confabulavano tra di loro, Nonno Torquato borbottava senza sosta tra sé e sé… E soprattutto, nessuno voleva dirmi dove eravamo diretti!

A un certo punto, poi, sono iniziate le salite, poi le curve, e infine i tornanti… e io sono diventato verde dalla punta delle orecchie fino alla punta della coda. Squiiit, non so se lo sapete, ma io soffro il mal d’auto!

Quando siamo arrivati mi sono precipitato fuori dal camper: che meraviglia!

Eravamo in cima al Monte Chepiualtononsipuò: sotto di noi c’era un tappeto di nuvole soffici come stracchino, e oltre le nuvole si intravedevano le acque azzurre del Lago Lagolagolago, gli alberi della Foresta dei Fossili, la baia di Porto Crostolo, il cratere del Vulcano Sorcifero e persino le vette del Topikistan! Con quel panorama mi sono sentito subito meglio…

Non ho fatto in tempo a rilassarmi, che Nonno Torquato ha tuonato alle mie spalle: “Nipote, cosa credi, di essere venuto qui in vacanza? Il riposo va guadagnato: bisogna montare la tenda e raccogliere la legna per accendere il fuoco! Al lavoro, nipote sfaticato che non sei altro!”

“Ma Nonno, cosa c’entra la tenda? Perchè non dormiamo sul camper?” ho protestato timidamente.

“NIPOTE! Cosa credi, che la vita sia tutta agi e comodità? Sul camper non c’è posto per tutti, uno di noi dovrà dormire in tenda! E io ho deciso che toccherà a te, che sei la mozzarellina del gruppo! Vedrai che così ti smuffacchi un po’!“ ha replicato il Nonno.

Conoscete tutti mio Nonno Torquato, vero? Quando decide una cosa non è possibile fargli cambiare idea.

E così mi sono messo all’opera: ho iniziato a montare la tenda, ma mi sono distratto e mi sono dato il martelletto su un dito… squiiit, che male! 

Una volta montata la tenda sono andato a raccogliere un po’ di legna per accendere il fuoco, ma al posto di un ramo ho preso in mano un serpentello di montagna… squiiit, che spavento! 

Mi stavo riprendendo quando la Pina mi ha mandato al torrente per prendere l’acqua per la cena… ma i massi erano scivolosi, e io sono caduto nell’acqua! Squiiit, non so se lo sapete, ma l’acqua dei torrenti di montagna è più gelida dell’acqua del Grande Lago di Ghiaccio! 

E questo era solo l’inizio… nel corso della vacanza la mia tenda è stata invasa dai ragni, si è allagata durante una notte di pioggia, è volata via durante un temporale, si è riempita di zanzare (ho ancora la pelliccia a pois per tutte le punture!)… per non parlare del freddo felino che faceva di notte, o del caldo che iniziava a fare all’alba quando compariva il primo raggio di sole…

Ma sapete una cosa? Nonostante questo, ho trascorso dei giorni bellissimi in compagnia delle persone a cui voglio più bene! Abbiamo fatto passeggiate, nuotato nel lago, cantato canzoni intorno al fuoco e soprattutto abbiamo passato tanto tempo insieme… insomma, sono stati giorni stratopici!

E ora che sono tornato a Topazia non vedo l’ora di rimettermi al lavoro: qui sul sito sarà un anno pieno di novità, parola d’onore di roditore!

E voi, come state trascorrendo queste settimane di vacanza? 

Raccontatemelo nei commenti!

Un topoloso saluto dal vostro amico

Geronimo Stilton