Pesce d'aprile!

Cari bocconcini di grana,

non indovinerete mai cosa mi è appena successo! Adesso vi racconto tutto…

Ieri sera, quando ho chiuso la porta dell’ufficio e mi sono avviato verso casa, ero davvero felice che fosse arrivato il fine settimana: finalmente un po’ di relax!

Non appena sono arrivato a casa ho indossato la mia vestaglia color formaggio, mi sono preparato uno spuntino e ho acceso la televisione giusto in tempo per l’inizio di “Per un pugno di formaggini”, uno dei miei film preferiti!

Dopo neanche mezz’ora mi ero già addormentato: squiiit,  avevo proprio bisogno di un po’ di riposo!

Stavo sognando di nuotare in un mare di formaggio fuso quando un rumore assordante mi ha svegliato di soprassalto.

Per mille mozzarelline, non potevo credere ai miei occhi: di fronte a me c’era un tipo, anzi un topo con la pancia cicciotta, la coda cicciotta, i baffi cicciotti, che indossava una gonna scozzese, calzettoni fino al ginocchio e che aveva uno strano strumento in mano. Squiiit, ma quello era mio cugino Trappola… e lo strumento era una cornamusa!

“Cuginastro, cos’è quello sguardo da formaggio andato a male? Non ti ricordi che domani arrivano i nostri cugini dalla Scozia, il clan dei McStilton? E che avevamo deciso di andare a prenderli in aeroporto vestiti in abito tipico? E che tu avevi proposto di tenere per loro un concerto di cornamusa?” ha esclamato.

Per mille formaggini, ma di cosa stava parlando? Noi non abbiamo nessun cugino scozzese… e certo non mi sarei mai offerto di organizzare un concerto per cornamuse: sono troppo timido per esibirmi di fronte ad altri roditori!

Stavo cercando di ribattere quando è entrata anche mia sorella Tea: “Gerry, cosa ci fai qui a casa? Ti ho cercato dappertutto! Abbiamo le prove generali del gran ballo di domani sera, quello in cui ti esibirai nella danza della Caciotta Celtica… Sei stato così coraggioso ad offrirti come volontario, sai? Persino io avrei paura di cadere da quei trampoli… Mi hai proprio stupito, fratellino!” ha esclamato.

Danza della Caciotta Celtica? Trampoli? Squiiit, doveva per forza esserci un errore!

Non ho nemmeno avuto tempo di rispondere che mi è arrivato una telefonata di Nonno Torquato. “NIPOTE!!!” ha tuonato dall’altra parte della cornetta. “Spero che tu sia pronto per il tradizionale tuffo nella piscina di ghiaccio, l’antica usanza dei nostri avi scozzesi! Ti sfiderà tuo cugino Lochness McStilton: mi raccomando, vedi di arrivare allenato, non puoi assolutamente fare la figura dello scamorzolino!” ha continuato.

Squiiit, mi sembrava di essere in un incubo: non solo non avevo idea di chi fossero questi McStilton, ma soprattutto non ne volevo sapere di superare tutte quelle prove terribili!

Tea e Trappola, però, non si sono fatti impietosire... anzi! E così ho passato tutta la notte a prendere lezioni di trampoli (che fifa felina!), a cercare di imparare a suonare la cornamusa (che vergogna!) e soprattutto a cercare di resistere dentro una vasca di ghiaccio senza che mi si congelassero tutti i peli della pelliccia (che freddo!).

Alla fine ero un topo sgretolato, polpettizzato, congelato, ma ero anche fiero di me: ero riuscito a superare le mie paure e le mie timidezze e persino a bere una ciotola di Stufato alla saliva di scarafaggio senza diventare verde per il disgusto…

Era ormai mezzogiorno quando mi sono infilato il mio costume tipico scozzese, ho preso la mia nuova cornamusa e sono uscito per andare in aeroporto.

Appena ho aperto il portone, però, mi sono trovato davanti a una scena davvero inaspettata… Tea, Trappola, Benjamin, Trappy, Tenebrosa e persino Nonno Torquato hanno urlato “Pesce d’aprile!” e sono corsi ad abbracciarmi.

“Nipote, forse anche per te c’è speranza… e magari sotto quella pelliccia sbiadita c’è un vero roditore!” ha esclamato mio nonno Torquato.

“Cuginastro, ci sei proprio cascato! Però te la sei cavata quasi bene… e io che scommettevo che ti saresti trasformato in un ghiacciolino!” ha continuato Trappola.

“Zio G, ci perdonerai per questo scherzo, vero? Volevamo soltanto aiutarti a superare un po’ delle tue paure…” ha squittito il mio nipotino Benjamin, abbracciandomi.

Solo in quel momento mi sono accorto che oggi è il 1° aprile, e che non esiste nessun clan di cugini scozzesi, nessuna danza tradizionale e nessun concerto di cornamuse: era tutto uno scherzo, anzi un “Pesce d’Aprile”, per aiutarmi ad essere un tipo, anzi un topo un po’ meno fifone! 

Anzi, vi confiderò un segreto… anche se ora ho la pelliccia intorpidita per il freddo, le zampe doloranti e non ho ancora digerito lo Stufato del signor Giuseppe, sotto sotto mi sono divertito anche io!

E voi, avete ricevuto qualche Pesce d’Aprile, o ne avete organizzato qualcuno per i vostri amici?

Scrivetemelo nei commenti!

Topolosi saluti dal vostro amico

Geronimo Stilton