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L'intervista a Napoleone Bonaparte

 

Carissimi bocconcini di grana, non ci crederete ma nel mio ultimissimo Viaggio nel Tempo, ho avuto il privilegio di incontrare… Napoleone Bonaparte! Sì, proprio lui: il condottiero dei condottieri, il grande Imperatore dei Francesi! Non solo, sono riuscito anche a strappargli un’intervista esclusiva per L’Eco del Roditore… Sentite un po’ qua!

 

IO: Ehm… Buongiorno signore… Quale onore…

 

NAPOLEONE: Buongiorno, ma mi chiami pure ‘Sire’, anzi no, ‘Generale’, anzi no, ‘Vostra Maestà’. O forse è meglio ‘Imperatore’!

 

IO: Ehm… Buongiorno Imperatore! Io sono Geronimo Stilton e sono il direttore dell’Ecodel Roditore, il giornale più famoso dell’Isola dei Topi.

 

NAPOLEONE: Isola dei Topi? Di quale arcipelago fa parte? Non mi sembra di averla ancora conquistata… Sarà solo questione di tempo, ma mi dica…

 

IO: Dunque, lei è un grande uomo di potere, comandante e condottiero. Quando ha preso forma questa idea di comando nella sua vita, mio Generale?

 

NAPOLEONE: Beh, quando ero piccolo, ad Ajaccio e giocavo con i miei amichetti ‘Ai piccoli rivoluzionari’, loro mi acclamavano come ‘Capo’… E diciamo che l’idea non mi dispiaceva!

 

IO: Ma mi dica, qual è la prima qualità di un comandante, Vostra Maestà?

 

NAPOLEONE: Un vero comandante deve avere il sangue freddo, ricevere le giuste impressioni dei fatti, non lasciarsi abbagliare dalle buone o cattive notizie! Guardare tutto con il giusto distacco! Mi capisce, vero?

 

IO: Ehm, sì sì certo… È che io sono un tipo, anzi un topo, ehm… sensibile, ma soprattutto pacifico, non credo di avere la stoffa del comandante! Sono allergico ai cannoni, alle pallottole, ai pallettoni…

 

NAPOLEONE: Effettivamente non è da tutti saper comandare… Modestamente io sono uno dei pochi, anzi l’unico, in grado di farlo!

 

IO: Senta, Sire, qual è stato il momento più emozionante della sua vita?

 

NAPOLEONE: Non ho dubbi: il 2 dicembre 1804, quando mi sono incoronato Imperatore dei Francesi.

 

IO: Si è incoronato da solo?

 

NAPOLEONE: Certo, questo significava che diventavo Imperatore per volontà del popolo francese. Poi ho incoronato anche la mia dolce Giuseppina come Imperatrice.

 

IO: Ah, la bellissima, affascinantissima, elegantissima Giuseppina De Beauharnais…

 

A quelle parole Napoleone si avvicinò a me, mi fissò con occhi di ghiaccio, poi dandomi una tiratina d’orecchie delle sue, esclamò: Ecco un tipo, anzi un topo, che mi piace! Siete sincero, generoso e galante! Uhmm… forse un po’ troppo galante! State attento a non essere troppo galante con la mia Giuseppina o zac! Vi faccio affettare la coda! Intesi?

 

IO: Ehm… Certo, Sire, volevo dire Generale… Anzi, no, Imperatore… Credo che l’intervista possa finire qui!

 

NAPOLEONE: Lo credo anch’io: ho un Impero da governare, io!

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